La maniera migliore per farsi un’idea di Roma, della sua storia millenaria e delle sue molteplici trasformazioni, è inabissarsi nei sotterranei della Basilica di San Clemente.
Grazie all’irlandese testardaggine di Padre Mullooly dalla metà dell’800 questa fetta della città è stata riportata in luce.
Visitare gli scavi significa passeggiare tra edifici romani di epoca imperiale, uno dei quali nasconde al suo interno lo straordinario santuario del misterioso dio Mitra, divinità solare d’origine persiana, il cui culto era riservato agli uomini e aveva grande seguito tra i militari (il Celio era zona di caserme già all’epoca). L’ambiente principale, adattato a grotta, nella volta presenta sette fori, simboli dei pianeti allora conosciuti e corrispondenti ai sette gradi di iniziazione previsti per gli adepti. Lungo le pareti grandi banchi permettevano ai fedeli di sdraiarsi attorno all’ara raffigurante il dio mentre uccide il toro, simbolo del caos primordiale, per prender parte in comunione al banchetto sacro.
Tutto questo mondo misterioso e pagano venne sigillato dalla chiesa paleocristiana dell’attuale livello intermedio. Gigantesca e imponente testimonianza del passaggio dalla Roma pagana alla Roma cristiana, che conserva fantastiche e coloratissime testimonianze della pittura medievale romana in bilico tra spinte bizantine e vivacità popolari locali. Tra tutte si distacca “La leggenda di Sisinnio”, che, come un fumetto, narra una delle disavventure di San Clemente e presenta uno dei primi documenti dell’italiano, qui veramente “volgare”.
A causa del passaggio dei Normanni di Roberto il Guiscardo l’imponente (e ricca) basilica subì tali danni che si preferì abbatter tutto e ricostruirne una nuova.
L’attuale basilica di San Clemente venne edificata da Pasquale II nel XII secolo e fu ristrutturata da Carlo Stefano Fontana agli inizi del Settecento. Nel catino absidale troneggia un fantastico mosaico, raffigurante il Trionfo della Croce con la Vergine e San Giovanni.
Meravigliosa, nonostante gli affronti degli interventi successivi, la cappella di Santa Caterina, decorata tra il 1428 e il 1431 da Masolino da Panicale e, forse, dal grande Masaccio, morto giovanissimo e, pare, misteriosamente proprio a Roma.
Nota informativa
Luogo: Tra piazza San Clemente e Via di San Giovanni in Laterano (zona Colosseo).
Orari: Giorni feriali, dalle ore 09.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.00; la domenica e nei giorni festivi, dalle ore 12.00 alle ore 18.00.
Costo ingresso: intero 5 euro. Studenti sotto 26 anni 3,50 euro
Internet: www.basilicasanclemente.com
L’immagine è tratta da un particolare dello splendido disegno a china realizzato da Francesco Corni che ritrae la basilica di San Clemente. L’immagine è pubblicata su gentile concessione dell’autore. La proprietà è riservata e la riproduzione vietata.
Rimando al sito di Francesco Corni per approfondire il suo lavoro.